Burn Racist Giga - A lab

Burn Racist Giga

Una buona idea per una buona causa

Oggi spendiamo due righe e due minuti di tempo per parlare non del nostro lavoro ma quello di Rolling Stone Magazine e l’agenzia Serviceplan Group di Milano che hanno ideato una campagna con un obiettivo ben preciso: mettere offline i razzisti d’Italia. Come? Attraverso l’operazione “BURN RACIST GIGA” che, intercettando questo sentiment, ha cercato di colpire i profili che più interagivano con contenuti di odio razziale e discriminazione.

L’agenzia ha creato una landing page ad hoc con all’interno i video con contenuti razzisti più visti in Italia. Questo minisito è stato pubblicizzato sui social targettizzando un pubblico esclusivamente con tendenze intolleranti. Dal minisito era possibile vedere i video (esclusivamente con connessione mobile e non wi-fi) solo che il loro peso era altissimo rispetto a quello delle classiche clip! Dunque tutte le visualizzazioni fatte hanno di conseguenza bruciato giga su giga, esaurendo le connessioni dati del pubblico razzista e allontanandoli così dai social, almeno per un po’.

La Campagna, nata ad Aprile di quest’anno, ha permesso di “bruciare” oltre 5000 giga in soli 10 giorni mettendo offline oltre 800 profili considerati razzisti. Inoltre, ha ricevuto i complimenti del Ministro della Cultura Dario Franceschini e diversi premi internazionali tra cui una shortlist al Festival della Pubblicità Cannes e un Oro al GoldenDrum nella categoria Social Good.

Ma la vittoria più grande di tutte è quella di aver reso internet un posto migliore e più tollerante.