Quali saranno le tendenze del 2023 in campo grafico, tipografico, fotografico e più in generale nella cosiddetta “Visual Aesthetic”? Quest’anno ci aspetta una stagione di grandi rinnovamenti rispetto al passato, guidati da due macro-trends come la sperimentazione di nuovi linguaggi e la combinazione di diversi stili che andranno a creare una nuova narrazione visiva. Scopriamone alcuni.
Benvenuto Massimalismo!
Iniziamo l’analisi dei nuovi trend partendo da quello più disruptive dal punto di vista stilistico e comunicativo. Parliamo del massimalismo, un movimento che ha come fine quello di estremizzare l’approccio visivo celebrando l’eccesso e la ricchezza ma sempre con stile. Il massimalismo grafico, in contrasto con il minimalismo che l’ha fatta da padrone in tutti questi anni, richiede però grande attenzione e gusto da parte del Designer oltre che una profonda conoscenza della teoria del colore, del layout, della UI/UX e della giusta struttura dei quantitativi per permettere a tanti contenuti e font, anche molto differenti tra loro, di convivere all’interno di un unico design che possa risultare gradevole e ugualmente fruibile.

L’approccio massimalista sta prendendo sempre più piede anche nel web, con l’uso di forme geometriche deformi, colori forti o fluo, sovrapposizioni, riquadri e animazioni astratte unite all’uso di uno o più caratteri tipografici di diversi corpi e dimensioni.

Fauves Vector: un approccio grafico bestiale
Un altro trend in crescita è sicuramente l’illustrazione grafica vettoriale in stile “Fauves” (in francese “belve, selvaggi”). Questo stile si rifà al Fauvismo, un movimento artistico d’avanguardia del Novecento francese che, applicato alla grafica contemporanea, svolge un ruolo abbastanza variegato. Questo approccio viene rappresentato al meglio attraverso l’illustrazione vettoriale, forme rotonde ma mai precise, tratti che ci ricordano quadri di Matisse ma anche forme umane quasi Boteriane. La tipografia viene trattata in modo strano ma piacevole, spesso illeggibile e combinata con font graziate.

La rivincita del Brutalismo, l’arte dell’estetica spietata
Nel 2023 il brutalismo continuerà a generare successo nel campo del design. Nato da una corrente architettonica degli anni ’50 caratterizzata da un’estetica spietata e strutture di cemento mastodontiche, questo movimento, criticato e malvisto per decenni, oggi sta godendo di una seconda giovinezza nel campo del graphic design. Allineamenti forzati, distorsioni delle font, sovrapposizioni, maschere con elementi umani tagliati, bianco e nero e tinte fluo, sono solo alcune delle correlazioni che questo stile eredita dall’architettura.

La Nike Brutale: un esempio vincente di brutalismo in comunicazione
Nike Space Hippie è una campagna dedicata al riciclo e l’eco-sostenibilità realizzata da Nike negli USA totalmente in stile grafico brutalista. Negli elementi di comunicazione e nei packaging sono state riproposte immagini in bassa risoluzione, effetti raster bitmap e caratteri grotteschi uniti a custom type e sperimentazioni.

Nel Metaverso tra 3D e AI Design
Nello sviluppo della grafica d’avanguardia 3D sta svolgendo un ruolo fondamentale il Metaverso, il luogo virtuale a cui tanti brand si stanno man mano avvicinando per comunicare anche alle community virtuali. In questo “nuovo mondo” la grafica 3D è sicuramente quella più usata e che si sposa meglio con il contesto di riferimento. Ma non solo. In questo nuovo paradigma in continua evoluzione e sempre più virtuale, anche il design sta facendo la sua crescita. Chatbot, text-to-speech, Auto-Render 3D, montaggi video automatici: l’AI sta accrescendo sempre di più le sue aree di competenza ed è arrivata al design attraverso l’abilità di trasformare, ad esempio, descrizioni di testo in immagini iperrealistiche. Ma non solo: l’intelligenza artificiale ha raggiunto persino le belle arti, essendo ormai in grado di generare delle vere e proprie opere d’arte!

Nuovo anno, nuovi trends, nuovi approcci: ma perché?
Siamo assuefatti da milioni di immagini, stimoli visivi, campagne e da una comunicazione che tende sempre più ad omologarsi e a rispettare degli standard di riferimento. In questo contesto il design, che è da sempre una disciplina all’avanguardia in grado di trainare diventando precursore di scenari futuri, assume un fondamentale ruolo di rinnovatore. La comunicazione e il graphic design stanno reinventando nuovi linguaggi, stili e piattaforme per vincere la battaglia dell’attenzione. Un cambiamento che, a primo impatto, potrebbe spaventare ma che invece deve essere fonte di stimolo e ispirazione. Perché senza cambiamento non c’è evoluzione e non c’è futuro nel business, nella comunicazione, nella vita.