Con campagna elettorale, votazioni e spoglio ormai conclusi, è tempo di tirare le somme.
Il Centrodestra, con a capo un’inarrestabile Giorgia Meloni, ha confermato tutti i pronostici, raccogliendo milioni di consensi lungo tutto lo Stivale. Seguono il Centrosinistra, il Movimento 5 Stelle con a capo l’ex presidente del consiglio Giuseppe Conte e il Terzo Polo della coppia Calenda – Renzi.
Sul nostro Journal ci eravamo già divertiti a creare il nostro Social Poll quindi è arrivato il momento di mettere a confronto questi numeri con quelli decretati dallo spoglio elettorale: qual è stato il ruolo dei social nel cammino verso le urne e come sono stati utilizzati dai vari candidati per concludere la campagna elettorale?
Il “gioco del silenzio”: la chiusura della campagna elettorale sui social
Tutti i partiti hanno cercato di terminare al meglio la campagna elettorale, aggirando, in alcuni casi, anche il silenzio elettorale, che ha inizio 24 ore prima dell’apertura dei seggi. Ad avere il riscontro maggiore è stata sicuramente la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Colei che può essere considerata a tutti gli effetti la vincitrice di questa tornata elettorale, si è congedata dai social prima del voto con un video ironico che, tra TikTok e Instagram, ha totalizzato quasi 9 milioni di riproduzioni.
All’appello non può mancare il politico social per eccellenza: Matteo Salvini. Il leader del Carroccio ha invitato, la mattina del 25 settembre, a recarsi alle urne per votare. Consapevole del silenzio elettorale non ha esplicitato quale preferenza esprimere sulla scheda, almeno nel video, che tra TikTok (da cui è poi stato eliminato) e IG ha raggiunto oltre 1 milione di riproduzioni. Nel copy, però, era ben visibile l’hashtag #iovotolega.
La campagna elettorale del Cavaliere si è invece conclusa con un’ultima staffilata al rivale del Centrosinistra, Enrico Letta. Il profilo Tiktok del leader di Forza Italia non ha mai smesso di macinare “consensi social” e gli ultimi tre contenuti postati sulla piattaforma ne sono la conferma, con quasi 9 milioni di riproduzioni totali.
Da segnalare anche la chiusura social di Emma Bonino: il video postato su TikTok, datato 24 settembre, ha totalizzato quasi 800mila riproduzioni. Si parla, nella fattispecie, del diritto ad abortire attraverso un’esperienza personale della stessa Bonino. Anche in questo caso, però, l’hashtag #iovotopiueuropa presente nel copy, non appare in linea con quelli che sono i principi del silenzio elettorale.
Il volto del Movimento 5 Stelle è stato uno dei pochi, tra i suoi “colleghi”, a rispettare il silenzio elettorale anche sui social. L’ultimo video di Giuseppe Conte, nel quale spiega come votare, è infatti datato 23 settembre e tra Instagram e TikTok ha totalizzato oltre 2,5 milioni di riproduzioni.
Follower vs voti ufficiali: dati a confronto
I social ci hanno restituito un quadro preciso della politica nostrana (ne abbiamo parlato qui), con il Centrodestra in netto vantaggio su ogni coalizione o forza politica singola. Al secondo posto del nostro Social Poll si era posizionato il Movimento 5 Stelle, trascinato da Giuseppe Conte. A seguire Centrosinistra e Terzo Polo. La cabina elettorale ha confermato in parte queste previsioni, arrivando, in alcuni casi, a sovrapporre quasi perfettamente il numero di follower con il numero di votanti.
La colazione guidata da Fratelli d’Italia ha confermato le attese e con oltre 12 milioni di voti si avvicina moltissimo al numero di follower ottenuti nei mesi di attività, ovvero 13 milioni circa. Va segnalato il calo vissuto dalla Lega di Matteo Salvini: il partito dell’ex ministro degli interni, nonostante gli oltre 7 milioni e mezzo di follower totali di quest’ultimo tra Facebook, Instagram e TikTok, ha raggiunto poco meno di 2,5 milioni di preferenze, facendo registrare un calo che ribalta le previsioni.
I Pentastellati, con quasi 4,3 milioni di preferenze, non mostrano un divario enorme tra numeri online (6,5 milioni) e quelli emersi dalle urne ma, a differenza delle previsioni, si attestano come terza forza politica del Paese.
È del Centrosinistra il dato più lontano rispetto a ciò che avevano restituito Facebook, Instagram e TikTok: non solo Letta&co si posizionano sul secondo gradino del podio, in più appare importante la disparità tra follower e voti ottenuti. Questa eccezione potrebbe essere dovuta alla poca “propensione digitale” di buona parte degli elettori della suddetta fazione.
Chiudiamo con il Terzo Polo, a cui, come da Social Poll, va la medaglia di legno. Voti ottenuti – 2,1 milioni – e follower – 1,9 milioni – coincidono quasi alla perfezione.

Budget Adv: spendere di più assicura la vittoria?
Gli ultimi mille metri della campagna elettorale sono stati combattuti assiduamente da tutti i candidati in corsa per un posto tra Camera e Senato. Il teatro di questa “battaglia” sono stati, come già detto, anche i social, ai quali è stata affidata una porzione fondamentale del dibattito politico. Anche a livello economico, infatti, tutti i partiti hanno investito somme più o meno alte in sponsorizzazioni, così come emerge dai dati che è possibile reperire tramite Meta. Fratelli D’Italia è stato il partito che ha speso il budget più consistente, con ben 141.000€ impiegati tra il 26 agosto e il 24 settembre. Spesa che, dati i risultati delle urne, sembra aver restituito i frutti sperati.
Un investimento economico importante non è però sinonimo di ottimi risultati: basta vedere infatti il secondo posto in questa classifica per scorgere il partito di Emma Bonino. Sui canali social di Più Europa sono stati investiti quasi 85.000€ nell’ultimo mese di campagna elettorale. Il risultato? Soglia di sbarramento non superata.
In alcuni casi si è preferito investire solamente o quasi sul leader di riferimento, così come nel caso del Movimento 5 stelle. I Pentastellati hanno fatto confluire i propri fondi solamente sui profili di Giuseppe Conte, affidando alla copertura organica le sorti delle pagine del partito.
La tattica opposta è stata adottata dal Partito Democratico: 47.000€ destinati ai canali della seconda forza politica d’Italia, nessun fondo per i social di Enrico Letta.

Previsioni confermate?
Al netto delle fisiologiche discrepanze che sono state riscontrate tra follower e voti, i social ci hanno restituito un quadro piuttosto veritiero della situazione politica italiana. Le elezioni più social di sempre, vissute in larga parte proprio in quei luoghi digitali in cui chiunque ormai passa lassi più o meno lunghi di tempo, ci comunicano che il futuro della politica sarà sempre più social – basti pensare ai sopracitati budget per l’adv – e che forse, tra non molto tempo, i Social Poll potrebbero diventare uno dei migliori mezzi per effettuare previsioni politiche attendibili.