Come il Covid-19 ha dato nuova luce ai personaggi politici sui social
L’anno bisestile non è certo iniziato nel migliore dei modi: davanti all’emergenza Coronavirus l’Italia, l’Europa e il mondo intero si piegano sotto il peso di un’emergenza sanitaria senza precedenti. Un virus, quello del Covid 19, che in circa 30 giorni ha letteralmente monopolizzato il flusso comunicativo su qualsiasi mezzo di informazione, cambiando il nostro modo di vivere e di rapportarci agli altri.
Ma qual è la grande differenza rispetto alle epidemie che abbiamo conosciuto in passato e perché questa si differenzia ed è così sentita da convincerci a cambiare vita? La risposta è: la comunicazione digitale. Infatti è proprio questo lo strumento che ha consentito di viralizzare la paura e le ansie, alimentate anche da fake-news, e di consegnare alla storia futura il Covid-19 come a piaga del secolo, almeno fino ad oggi.
Proprio in questo clima di incertezza generale, paura e insicurezza il primo obiettivo degli utenti è stato quello di trovare dei punti di riferimento anche sui social. Questo ha portato ad un’impennata di tutte le pagine istituzionali e dei vari personaggi politici di riferimento. Il loro ruolo di faro e nella tempesta, di veicolo di informazione affidabile (tra le mille bufale online) ha certamente portato ad un aumento di visibilità, crescita delle fanbase e a tassi di engagement dei contenuti mai visti fino ad ora in Italia.
Ma sui social l’ultima settimana ha segnato una curva ascendente dei grafici delle pagine politiche.
Partiamo dal gradino più basso del sistema: il sindaco di Bari, Antonio Decaro con la pubblicazione del video del 10 marzo, divenuto virale, in cui passeggia per la città deserta commuovendosi e lanciando messaggi di fiducia. In tre giorni ha visto un aumento della base follower facebook di + 8.284 (7,87%).
Ma è andata senz’altro meglio al Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, personaggio chiave nel dettare le “nuove norme”, che grazie alla sua attività di costante monitoraggio e aggiornamento ai cittadini sul numero di casi Covid-19 quasi in tempo reale, ha visto invece un tasso di crescita assoluto del 30,35% della fanbase negli ultimi 7 giorni (medio giornaliero del 4,3% ca.), data in cui annuncia in video (ricondiviso oltre 30 k volte e visualizzato da 2 mln di persone) la necessità di un cambiamento radicale delle abitudini di vita. Il tasso di engagement è passato dal 3% del 6 marzo al 36% il 7 marzo, e si aggira intorno al 22% medio negli ultimi sei giorni.
Caso eclatante e rappresentativo di questo andamento è stato il video del premier Giuseppe Conte: parliamo della diretta Facebook rivolta alla nazione per annunciare il blocco di numerose attività lavorative e rinnovare l’invito a stare a casa, per “riabbracciarsi più forte” a quarantena terminata. Oltre ad essersi affermato, nelle prime ore del 12 marzo, come il secondo post su Facebook a livello globale per numero di interazioni, è stato anche il più condiviso (oltre 70 mila shares) e ha ottenuto più interazioni di Donald Trump e Fox News che vantano bacini di followers ben più ampi (1,5 milioni Conte Vs 26 milioni Trump).
Nel frattempo in un solo giorno, la base follower facebook di Giuseppe Conte ha avuto un incremento del 25% e il tasso di engagement è schizzato dal 2,6% al 54%. Ma non solo.
C’è poi, chi ha guadagnato pochi punti dall’aver contratto il virus come il Segretario nazionale del Partito Democratico e presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Nel giorno in cui ha esordito con “I medici mi hanno detto che sono positivo al Covid19” in diretta dal salotto di casa, ha riscontrato una crescita base fan del 2,6%, mentre l’engagement per un solo giorno è stato del 22% per poi ristabilirsi immediatamente intorno al suo naturale 2,4%.
Il successo non arriva però per l’opposizione. Guardando ai numeri di Salvini, la pagina Facebook mantiene pressappoco i valori di crescita ed engagement medi: passa dallo 0,1% allo 0,3% sulla fanbase (di oltre 4 mln di fan) e l’engagagement varia negli ultimi giorni tra il 5 e il 18%.
Un’altra evidenza è che ancora una volta il video si conferma il content per eccellenza, grazie al suo potere persuasivo. Un’osservazione forse scontata che però punta la nostra attenzione sull’importanza del video marketing nell’immediato futuro, soprattutto quando tutto questo sarà solo un brutto ricordo.